Scaricare illegalmente un cd da internet è equiparabile a rubarlo da un negozio? È vero che la pirateria porta maggiore disoccupazione? La lotta al filesharing può giustificare una serie di restrizioni alle libertà del web, prima tra tutte quella di informazione? Siamo disposti a rinunciare alle prerogative cui la rete ci ha abituato per tutelare i diritti di un’industria vecchia di oltre cento anni? È giusto considerare ogni utente che navighi su internet un potenziale criminale, da controllare come un detenuto col “braccialetto elettronico”?
Su queste e altre domande (che, ormai da oltre dieci anni, occupano le pagine dei principali giornali e blog ) si confronteranno a Cosenza schiere di riformisti e conservatori. Non sarà il solito convegno, ma un vero e proprio scontro, in mezzo al verde della città universitaria. “La crisi del diritto d’autore: il copyright tra mercato legale e pirateria”: questo il titolo dei lavori, che inizieranno alle 14,30 del giorno 17 maggio 2012, presso l’Aula Magna dell’Università della Calabria.
Sullo sfondo di questi temi domina, come una minaccia, il famigerato regolamento antipirateria, che l’Autority Garante per le Comunicazioni (AgCom) sta per approvare: un testo che potrebbe sconvolgere le attuali regole di Internet.
A introdurre il dibattito e a fare da moderatore sarà l’avv. Angelo Greco, noto per i suoi scritti (tra l’altro) in materia di diritto d’autore e della rete. Già collaboratore presso la Columbia University di New York e, attualmente, presso la cattedra di Procedura Civile dell’Università della Calabria, è altresì autore di numerose pubblicazioni. Blogger, ospite settimanale di spazi televisivi e radiofonici per questioni giuridiche, dirige questo portale (“La Legge per Tutti”). L’avv. Greco è anche difensore per l’area Calabria della S.I.A.E.