Mentre negli USA infuria il dibattito sul Digital Millennium Copyright Act, il sito TorrentFreak ha pubblicato un articolo secondo cui, nel 2014, sono state 345 milioni le richieste di takedown inviate a Google da parte dei titolari di diritti.
Il numero è aumentato in modo esponenziale dal 2008, grazie anche all’utilizzo di aziende impiegate dalle etichette discografiche e dalle case di produzione per scansionare la rete ed inviare le richieste di rimozione per loro conto.
Di questi 345 milioni, 60 milioni sono stati emessi dal Regno Unito British Phonographic Industry, che rappresenta il settore della musica inglese. I domini soggetti al maggior numero di richieste, con oltre cinque milioni ciascuno, sono stati 4shared.com, rapidgator.net e uploaded.net.
Anche se Google ha iniziato a de-classificare i siti che sono noti per ospitare contenuti pirata, i titolari dei diritti ritengono che ci sia ancora un onere eccessivo per questo tipo di segnalazioni: nel caso di un sito come Rapidgator, ad esempio, ogni casa discografica deve emettere una richiesta di rimozione per ogni singolo caricamento, invece di inviarne una unica che potrebbe bloccare ogni ulteriore tentativo di caricamento.
Difficile prevedere se e quando si avranno modifiche al Digital Millennium Copyright Act. E’ certo però che fino ad allora il numero di richieste di rimozione inviato a Google è destinato ad aumentare progressivamente.
Fonte: Rockol